Quel pomeriggio ero gia' molto eccitata dopo avere visionato a casa sua un dvd porno, e devo ammettere che era la prima volta che ne vedevo uno insieme ad Andrea il mio uomo... Ci siamo ritrovati nudi nel suo monolocale alle porte di Bologna... le luci sono soffuse...ma la mia voglia di provare per la prima volta a fare un pompino a lui non mi ferma davanti a nulla...

Non ero più lucida. Sentire la sua calda voce era diverso che vedere delle fredde parole scritte su uno schermo. Ho acceso anche io la mia cam e mi sono scoperta le tette. . Con una mano continuavo a masturbarmi, con l’altra mi pizzicavo i capezzoli duri…

Ero nel mio letto mi sono spogliata e con la cam ho scattato una foto ( per il sito) al mio seno prosperoso, la foto era alla buona…ma chi avrebbe notato questa scarsa qualità della foto con tutta quell’abbondanza?? Presa dall’eccitazione di quello che avevo appena fatto ho cominciato a stuzzicarmi con le dita

E primo pomeriggio, domani c è il matrimonio di due nostri amici cosi mi passi a prendere per fare qualche acquisto e prima di tornare a casa passiamo dall’autolavaggio automatico. io indosso una magliettina scollata, bianca e una minigonna di jeans con degli stivali bianchi, ho i capelli raccolti in una splendida coda alta..

–Voglio la tua lingua.. solo la tua lingua… Era la prima volta che osavo così tanto. Finora lo avevo fatto solo nelle mie fantasie. –Sì adorabile padrona! Non mi tolse subito le mutandine ma si limitò a sollevarmele giocandoci per qualche minuto. Poi quando ero ormai bagnatissima, me le sfilò, mi allargò le cosce e iniziò a far scorrere la lingua. Vedevo solo la sua testa muoversi e provavo un piacere immenso.

mi ricordo la prima esperienza intima...digitare un ingenio ,ma interesante

“Meglio… “ disse lui sollevandole la gonna e infilandole due dita negli slip alla ricerca del suo piacere. “Come sei calda… hai voglia di cazzo?” proseguì stringendola a sé. Lo sentiva duro e quella sensazione la fece bagnare… aveva voglia sì di lui e proprio in quel momento, lì sul bancone della reception e anche se l’avessero vista, poco sarebbe importato, anzi forse le sarebbe anche piaciuto. “Ti piace… vero?” le chiese lui penetrandola più in profondità con le dita e proseguì

Lo sentiva duro e quella sensazione la fece bagnare… aveva voglia sì di lui e proprio in quel momento, lì sul bancone della reception e anche se l’avessero vista, poco sarebbe importato, anzi forse le sarebbe anche piaciuto. “Ti piace… vero?” le chiese lui penetrandola più in profondità con le dita e proseguì

“Vieni qui, guarda che hai fatto un po’ di casino, il giornale è quello di ieri, non c’è quello di ieri?” Aveva ragione: si era confusa. “Scusa… rimedio subito.” Si giustificò Laura ancheggiando verso il bancone della reception. Si piegò alla ricerca della copia giusta che probabilmente si era infilata in qualche angolo dietro al cumulo di carte e documenti da archiviare. Era così impegnata nella ricerca che quasi non si accorse di essersi piegata troppo mostrando le autoreggenti nere....

Non doveva andare cosi!

Lo spechio magnifico

La sua schiava.

Che punizione...wow!!!